L’orientamento sistemico –
relazionale vede l’individuo con tutte le relazioni significative che animano
la propria vita nel presente, nel passato e nell'ipotetico futuro. Si focalizza
l’attenzione sull'ambiente in cui il soggetto è vissuto, sul sistema, sulla
rete di relazioni significative di cui egli è parte e in tal senso considera la
famiglia come sistema soggetto a cambiamenti.
L’approccio sistemico ha totalmente modificato il modo di considerare il
sintomo, la diagnosi e il trattamento operando una ridefinizione in termini
relazionali. Gli eventi problematici di
un singolo individuo influenzano l’intera famiglia come unità funzionale, con
effetti che si estendono a tutti i membri e alle loro relazioni.
Il sintomo non
viene più considerato come l’espressione di problematiche individuali ma indica una disfunzione dell’intero sistema
familiare; la diagnosi fa riferimento alla clinica ed al funzionamento del
singolo e del suo gruppo di appartenenza all'interno dello specifico contesto.
L’intervento terapeutico si basa
sull'osservazione delle modalità di relazione tra il paziente e la sua famiglia
e mira a modificare, attraverso un processo di co-costruzione tra terapeuta
ed individuo/famiglia, i modelli disfunzionali presenti nel contesto entro il
quale il disagio del paziente è emerso, stimolando le risorse familiari e
rafforzando sia il funzionamento individuale sia quello familiare.
Il terapeuta usa il modello sistemico
anche nel colloquio individuale facendo attenzione alla dimensione relazionale
ed interattiva del cliente, ai pensieri, alle emozioni, alle storie e ai
vissuti legati alla dimensione individuale.